La pododermatite
La pododermatite è un'infezione che si sviluppa sui polpastrelli delle zampe
delle cavie. Oltre ad essere molto dolorosa per l'animale è anche molto lunga e difficile
da curare: in alcuni casi (soprattutto quando l'infezione arriva a coinvolgere
l'osso causando osteomielite) può essere addirittura mortale. Da qui l'importanza
di scoprire la malattia ai primi sintomi.
Di seguito potete trovare:
Dal sito Guinea Linx - Cavy Feet and Foot Problems
Problemi delle zampeEsaminare e tagliare regolarmente le unghie della vostra cavia aiuta ad evitare che si sviluppino e passino inosservati problemi seri come la pododermatite (bumblefoot). |
La maggior parte delle cavie nascono con 4 dita nelle zampe anteriori e 3
dita nelle zampe posteriori. V.C.G. Richardson riferisce di alcune cavie con
polidattilia (che hanno dita in più) generalmente nelle zampe posteriori e
afferma che ciò può essere il risultato dell'incrocio tra consanguinei.
Il veterinario può eliminare le dita in sovrannumero per evitare che si
feriscano.
Ogni dito ha un'unghia, in continua crescita, che consiste di una parte
esterna cornea e di una vena interna. La parte inferiore della zampa è formata
da un cuscinetto morbido che dovrebbe essere controllato regolarmente alla
ricerca di ferite o infiammazioni.
Le unghie delle cavie crescono in continuazione. Alcune crescono diritte,
altre hanno la tendenza a incurvarsi e a piegarsi verso un lato. Con l'aumentare
dell'età le unghie delle cavie diventano sempre più fragili e crescono in modo
più irregolare.
Le cavie tenute in casa normalmente richiedono il taglio delle unghie poichè
queste non si consumano a sufficienza per mantenersi ad una lunghezza adeguata.
Alcune persone mettono nella gabbia una pietra o un mattone nella speranza che
possa mantenere limate le unghie ed evitarne il taglio. Generalmente però questo
accorgimento non funziona e le cavie necessitano comunque di un taglio regolare.
Un numero molto esiguo di cavie si morde le unghie delle zampe posteriori.
Per maggiore sicurezza l'autore preferisce utilizzare un tagliaunghie per uso
umano. Questo tipo di tagliaunghie non ha una apertura così ampia come i
tronchesini tipo ghigliottina che molti preferiscono. Tagliare le unghie
mensilmente fa sì che la vena non avanzi troppo verso la punta dell'unghia.
Per consigli e suggerimenti potete leggere l'articolo
Nail Clipping techniques di Andrew.
Alcuni porcellini hanno la tendenza a sviluppare escrescenze di pelle dura
sulle zampe anteriori. Queste escrescenze ("spurs"=speroni, ndt) possono essere
attentamente rimosse con un tagliaunghie in modo da evitare lacerazioni
accidentali. Evitate di tagliare troppo vicino alla zampa e di farla sanguinare.
Lo sviluppo di queste escrescenze sembra non essere correlato al tipo di lettiera
o di fondo utilizzato. L'autore osserva che una sola delle sue tre cavie è
predisposta ad avere in continuazione queste escrescenze mentre le altre tre
non ne hanno mai sofferto; tutte e tre le cavie sono alloggiate su un fondo
di spugna o cotone pesante. Sembra quindi che la responsabilità dello sviluppo
di queste escrescenze sia da imputarsi a motivi genetici piuttosto che al tipo
di fondo utilizzato.
V.C.G. Richardson chiama queste escrescenze "calli" e li descrive come un
materiale corneo tra l'unghia e il polpastrello che cresce comunemente sulle
zampe anteriori. Raccomanda di pulire la zampa (dopo aver tagliato le escrescenze)
con una soluzione di iodio povidone e avvisa che un ambiente trascurato
(lettiera composta di materiale abrasivo e/o fondo sporco) può favorire le
infezioni e lo sviluppo della pododermatite.
Le unghie delle cavie possono occasionalmente rimanere impigliate e strapparsi completamente. Se sanguinano in modo eccessivo si può utilizzare una polvere emostatica. Generalmente l'unghia ricresce ma potrebbe passare anche un mese prima di vedere l'unghia nuova. Consultate un veterinario se dovessero insorgere sintomi di infezione (gonfiore o calore).
La pododermatite ulcerativa, nota anche col nome di "bumblefoot", è una
infezione estremamente dolorosa del polpastrello della zampa. Il polpastrello
si presenta gonfio e può sanguinare o avere croste. In alcuni casi la cavia può
essere riluttante a muoversi e può essere depressa e anoressica.
Dorcas O. Schaeffer, DVM, osserva che "l'infezione può penetrare in profondità
nei tessuti della zampa, raggiungendo i tendini e l'osso e causando osteomielite".
V.C.G. Richardson afferma che può anche progredire fino a causare amiloidosi del
fegato, della milza, dei reni e delle ghiandole adrenali.
Ralph M. Bunte, DVM, osserva che "l'amiloidosi è stata associata
a casi in stato avanzato. Si sono osservati casi isolati di polmonite, mastite e
congiuntivite". Se non trattata la pododermatite può essere mortale.
Prevenzione: la pododermatite è spesso attribuita all'abrasione
causata da fondi in rete o lettiere grezze che permettono alle
infezioni (tipicamente da Stafilococco aureo,
un batterio comune nell'ambiente) di prendere piede. Igiene scarsa,
lettiera umida, mancanza di
attività e obesità possono essere alcune cause.
Harkness e Wagner suggeriscono di
utilizzare una lettiera soffice e pulita, fornire un'alimentazione adeguata,
attività motoria ed evitare l'obesità. Essi suppongono che un ambiente caldo e
umido possa essere causa dell'assottigliamento del pelo e della pelle dei
polpastrelli.
Dorcas O. Schaeffer, DVM, raccomanda di "prevenire le pododermatiti
mantenendo l'ambiente pulito e asciutto, alloggiando le cavie su una lettiera
morbida e non abrasiva ed evitando l'obesità".
Il proprietario di un'altra cavia ha suggerito che i porcellini che soffrono di
problemi di cuore (e probabilmente anche di cattiva circolazione) potrebbero
essere predisposti alla pododermatite: un adeguato esercizio fisico e il
trattamento dei problemi al cuore possono aiutarli.
La cavie non sono i soli animali a soffrire di questo disturbo. Nei polli
spesso viene causata dalla lettiera umida; nei rapaci in cattività è causata dalla
mancanza di attività e dallo stare appollaiati sul posatoio; anche i ratti e i conigli
possono essere colpiti dalla pododermatite.
Trattamento: la pododermatite può essere difficile da curare. Esaminate i vostri
animali regolarmente in modo da scoprire precocemente eventuali problemi. Il
veterinario potrà aiutarvi nella diagnosi e nel trattamento.
Nei conigli, Harkness e Wagner raccomandano di pulire la zampa, tagliare le
unghie e applicare un antisettico per via topica o una copertura protettiva;
osservano che "frequentemente il trattamento è lungo e insorgono complicazioni
causate da infezioni batteriche secondarie". Vengono discussi vari trattamenti,
come bendaggi o protezioni leggere combinate con una pomata antibiotica, un
antibiotico sistemico e l'applicazione di una pomata lenitiva.
Alcuni utilizzano prodotti tipo la Preparazione H.
Josephine
raccomanda di eseguire una coltura dei batteri per assicurarsi di
utilizzare il tipo di antibiotico più efficace. I raggi X possono fornire qualche
informazione per quanto riguarda il coinvolgimento dell'osso e la prognosi.
Osserva che il Baytril è l'antibiotico più sicuro ed efficace nel penetrare l'osso.
Il trattamento è spesso molto lungo e per alcune cavie si rende necessario
somministrare il Baytril come minimo per un mese (10 mg/kg/giorno). Lei mette a
bagno la zampa in una soluzione diluita di clorexidina, asciuga la zampa e
applica BNP due volte al giorno, continuando i bagni finchè le ulcerazioni sono
sparite ma proseguendo con l'applicazione della pomata per aiutare l'idratazione
e con la somministrazione dell'antibiotico.
Mantiene le zampe bendate finchè sono ulcerate ma le toglie non appena si sono
cicatrizzate al punto da non avere più croste o ferite aperte. Suggerisce di
tenere le cavie su un asciugamano e su lettiere non abrasive, cambiando la
lettiera giornalmente una volta che alla cavia siano stati tolti i bendaggi.
(qui ci sono altri post sulla
pododermatite)
La terapia seguita da
Zoe
per una cavia con pododermatite grave
(gonfiore della dimensione di un acino d'uva con ferita aperta) è il seguente:
Dopo aver immerso la zampa nella soluzione, la lascia asciugare tenendo in mano
la cavia, in modo che non possa sporcarsi, poi taglia un pezzo di medicazione
per coprire la ferita. Questo tipo di medicazione aderisce bene, lascia respirare
la ferita e non fa male nel momento in cui viene rimossa.
V.C.G. Richardson descrive un trattamento che ha avuto successo: iniettare
l'antibiotico direttamente nella zampa malata (0.2ml [20mg] al giorno di
lincomicina per 5-7 giorni), un approccio che può essere utile per una cavia
con circolazione scarsa. Nel tessuto malato dei rapaci sono state
instillate gocce di mastice antibiotico.
Questa tecnica fa arrivare l'antibiotico dove è più necessario piuttosto che
fare affidamento sulla distribuzione dell'antibiotico attraverso il sangue
quando la circolazione può essere scarsa. In più pare che gli antibiotici che
normalmente non vengono utilizzati a causa dei loro effetti tossici ma che sono
efficaci proprio contro i batteri identificati nell'infezione possano essere somministrati
localmente senza rischi.
Jan Mc Arthur, RVT, descrive in dettaglio il modo in cui la
pododermatite dei suoi ratti è stata trattata con antibiotici, sciacqui con
clorexidina due volte al giorno e Blu-Kote una volta al giorno, utilizzando
soffici asciugamani come lettiera e disinfettando giornalmente la gabbia.
Pinta
descrive il suo trattamento per la pododermatite. Poichè mantiene
sotto stretta osservazione i suoi porcellini può accorgersi della malattia
nei suoi primissimi stadi prima che l'infezione abbia preso piede e sia più
diffcicile da trattare:
Leggete anche l'articolo del Dr. Nakamura sulla pododermatite nei porcellini d'India.
Nell'articolo di Lynx si parla di:
I link su questo argomento: