L'alimentazione forzata

Dal sito Guinea Linx - Hand Feeding

Se la cavia ha smesso di mangiare (mostrando poco interesse al cibo o disinteressandosene completamente già da 6-12 ore, con una riduzione di feci e urine) è assolutamente necessario portarla dal veterinario per identificare la causa e prendere immediatamente dei provvedimenti per fare in modo che il cibo riprenda a muoversi all'interno del corpo. (vedi anorexia)

Cibo, acqua e vitamina C sono essenziali per la sopravvivenza della cavia, per prevenire la disidratazione e stimolare il processo digestivo. Il vostro veterinario saprà darvi indicazioni relativamente alla quantità di cibo da somministrare, che potrebbe essere all'incirca tra i 75 e i 120 grammi di pellet polverizzato (peso a secco) al giorno e 75 ml di acqua, a seconda della grandezza della cavia. Harkness e Wagner osservano che una cavia adulta mangia approssimativamente ogni giorno 6 gr di cibo e beve tra i 10 e i 40 ml di acqua ogni 100 gr di peso corporeo (varia leggermente in base alla temperatura, all'umidità ecc). I cibi pellettati di solito contengono dal 18% al 20% di proteine grezze e dal 10% al 16% di fibra. L'aggiunta di una piccola quantità di acidophilus (fermenti lattici) aiuterà a ripristinare la flora batterica intestinale. L'aggiunta al cibo di mezza "pallina" di feci di una cavia in piena salute sciolta in una piccola quantità di acqua aiuterà inoltre a reintrodurre i batteri "buoni" e a stimolare l'appetito.

Per la cavia un'impasto di pellet oppure il Critical Care sono meglio rispetto agli omogeneizzati perché contengono più fibre. Il Critical Care ha ricevuto degli ottimi commenti da coloro che l'hanno provato. Il prodotto è disponibile per corrispondenza ma la Oxbow Hay Company preferisce che voi contattiate il vostro veterinario (che vi può consigliare meglio sul suo utilizzo e può diagnosticare accuratamente la malattia del vostro animale) per ordinarlo.

Alternativamente si può utilizzare del semplice pellet oppure miscelare del pellet sciolto in acqua con prezzemolo, vegetali e carote tritati. Se la cavia non è in grado di masticare si possono utilizzare anche degli omogeneizzati e dello yogurt bianco, sebbene sia una scelta secondaria. Harkness e Wagner suggeriscono di usare, dopo un'intervento chirurgico, un supplemento altamente calorico, yogurt, e una soluzione al 50% di glucosio, e osservano che in casi estremi in alcune specie l'animale può essere nutrito interamente per via endovenosa.

La razione giornaliera di pellet di alfalfa può essere polverizzata in un macinacaffè (oppure pestata in un mortaio) oppure congelata per una notte in freezer e schiacciata con un cucchiaino. Un buon impasto è costituito da circa 20 gr di polvere e 5 ml di acqua (provate). Una miscela meno liquida riduce il rischio che la cavia aspiri accidentalmente il cibo. Alcune cavie gradiscono che la pappa sia intiepidita al microonde per pochi secondi. Il pellet fa lavorare i denti (specialmente se la miscela è più asciutta) e stimola il sistema digestivo in modo più efficace rispetto agli omogeneizzati.

Probabilmente 20-25 grammi di miscela con 15 ml di acqua rappresenta la quantità massima somministrabile in una volta sola. Saranno necessarie diverse sedute al giorno (4-6 o più). Per nutrire la cavia l'ideale è una siringa da 3 cc. con la parte terminale (quella dove si attacca l'ago) tagliata e limata in modo da ottenere un tubo di diametro costante. In caso di emergenza si può utilizzare una cannuccia, benchè sia tedioso. Si può utilizzare una siringa da 1cc senza ago per l'acqua (con la vitamina C, se necessario) e per i medicinali.

Somministrate il cibo lentamente, tenendo la cavia in posizione verticale. Anche Tex Green da suggerimenti per l'hand feeding. Andrew dice di tenere la cavia in una piccola "sacca". Tex Green ha avuto fortuna tenendo la cavia con la schiena rivolta verso di se. Per le cavie veramente ribelli può essere utile la tecnica di Pinta per somministrare medicinali per via orale. Lo scopo è di riportare la cavia ad una nutrizione normale, perciņ è bene offrire di tanto in tanto dei pezzettini di cibo durante l'hand feeding e lasciarlo comunque sempre a disposizione nella gabbia durante il resto del tempo.

Se avete dei dubbi sulla quantità di cibo effettivamente ingerita dalla cavia potete controllarla pesandola prima e dopo averla nutrita. Potrebbe essere utile tenere la cavia su delle salviette ripiegate invece che sulla normale lettiera, poichè è più semplice camminare su di esse se la cavia non si sente bene ed è possibile mantenere meglio sotto controllo la quantità di feci e urine.

L'hand-feeding richiede pratica e pazienza da entrambe le parti. Cercate di renderlo divertente e rilassante. Sebbene sia una procedura che richiede molto tempo vi offrirà l'opportunità di rafforzare il legame con il vostro animale.

L'importanza delle fibre nell'hand feeding

Osservazione di Pinta:

Se il cibo non si muove attraverso il sistema fermenterà causando gas e gonfiore. Le cavie sono fondamentalmente create per pascolare tutto il giorno. Rispetto alla loro taglia consumano e trasformano una quantità incredibile di cibo. Sono essenzialmente "pooping machines".

Ho una teoria, supportata da nient'altro che dall'osservazione, secondo la quale è estremamente importante includere fibre nell'alimentazione forzata. Ho osservato che in pochi casi in cui si somministarvano omogeneizzati si verificava un gonfiore, generalmente quando sembrava che la cavia fosse ormai fuori pericolo. Penso che l'intestino si abitui alla consistenza morbida dell'omogeneizzato e quando le fibre riprendono il loro posto nella dieta (sotto forma di pellet o fieno) trovi difficoltà a smaltire la massa divenuta improvvisamente più consistente. Si verificano ostruzioni e blocchi che portano al gonfiore.

In molti anni di nutrizione forzata con la miscela di pellet, non ci è mai capitato di incorrere in un gonfiore. (Abbiamo avuto un caso di gonfiore dovuto ad aderenze chirurgiche). Le due volte in cui siamo stati obbligati a somministrare omogeneizzati (l'unico cibo che riuscissero a masticare) abbiamo perso entrambe le cavie prima che potesse essere reintrodotta la fibra. Come ho detto, questa è solo una teoria. Potrebbe essere completamente sbagliata.

Anche Evangeline ha informazioni sull'arresto delle funzioni epatiche in caso di privazione del cibo.

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Reprinted with permission, translated by Jeanne Vinay
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